Orma il Viandante (a.k.a Emanuele Mannisi)
“Credo che la via artistica che ho adottato sia conseguenza delle esperienze che ho maturato negli anni delle scuole superiori e dei forti legami che ho creato con persone che fanno parte della mia vita quotidiana tutt’ora.
All’ età di 16 anni mi sono avvicinato alla cultura Hip Hop e dei Graffiti di cui mi sono perdutamente innamorato. All’ incirca 7 anni fa sono venuto a conoscenza di Banksy e della sua geniale street art compiuta per mezzo dello stencil e ho deciso di percorrerla insieme al mio migliore amico e socio Matthew White.
Con il passare degli anni un provinciale come me ha avuto modo di collaborare a progetti artistici con grandi nomi del panorama dell’arte urbana torinese come i ragazzi della Knz Clan e i ragazzi della Fabbrica di Via Foggia, ma anche con artisti di altre città del nord Italia, tra cui Genova e Ferrara; le persone da citare sarebbero tantissime.
Con loro ho avuto modo di rapportarmi, apprendere nuove cose, condividere “Murate” e momenti di festa.
Nel nostro campo penso che la collaborazione tra artisti che vengono da realtà differenti, pur facendo cose apparentemente diverse, sia fondamentale quale miglior modo per evolversi e accrescere il proprio livello. In questo i graffiti sono una forza della natura, perchè riescono ad unire
artisti da ogni dove, sotto lo stesso muro.
La street art che sia fatta legalmente o illegalmente è forse il mezzo mediatico più forte che abbiamo oggi (e qua non parlo del “Giulia ti amo” o “Governo Ladro” che troviamo sui muri delle città), perché non viene filtrato da nessun canale ed arriva diretto giù in strada, una strada che ogni giorno viene vissuta da migliaia di persone; è quindi un’ arte che vive “con” e “tra” le persone.
Qui nasce anche la sostanziale differenza tra la tela e il muro: la tela è fatta per durare nel tempo ed essere venduta, il muro è fatto gratuitamente e “socialmente” per non durare.. una storia viene scritta, vissuta dalle persone e poi cancellata dal tempo o dall’ uomo, pronta per essere ri-raccontata chissà dove.”
Mostre:
Torino – dal 3 al 23 dicembre 2011
Torino – dal 20 maggio al 18 giugno 2011
http://www.contemporarytorinopiemonte.it/ita/Agenda/Emanuele-Mannisi-Orma
Perchè non pesi niente.