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Nuove opere al MAU: visita guidata con Abbonamento Musei di CulturalWay durante la Festa di Primavera

Festa di Primavera in bancarella
Domenica 19 maggio 2024 dalle 9 alle 19 via Nicola Fabrizi, i cui negozi resteranno eccezionalmente aperti, diventerà pedonale per ospitare bancarelle di prodotti tipici e artigianali e animazione. Il quartiere Campidoglio cerca di dare spazio alla cultura:
E’ in programma la visita  al  Museo d’Arte Urbana “Nuove opere al MAU” in collaborazione con Abbonamento Musei (costo euro 7 per possessori di Abbonamento).
Ritrovo ore 15:30 sagrato Chiesa San Alfonso, corso Tassoni angolo via Cibrario; visita guidata con CulturalWay.

Prenotazioni e info: 3393885984 – info@culturalway.it

CulturalWay propone un percorso di approfondimento del Museo di Arte Urbana di Torino, allestito tra le vie del quartiere Campidoglio, per scoprire il borgo anche sotto il profilo dei murales che lo contraddistinguono, concentrandoci sulle ultime opere presenti in museo. Il MAU si compone di più di 200 opere che sono collocate all’aperto, su palazzi e negozi privati. A realizzarle, acclamati artisti della scena contemporanea. Il quartiere si è sviluppato a partire dal 1853 e ancora oggi mantiene il suo aspetto originario. È caratterizzato da vicoli stretti e case piuttosto basse. Il tempo sembra non aver cambiato nulla qui. Passeggiando in questi vicoli, si ha quasi la sensazione di tornare indietro nel tempo. Ma c’è qualcosa che ci riporta al presente: i dipinti, realizzati sulle finestre cieche, sui muri, sulle panchine, sulle saracinesche dei negozi… In ogni dove! Il connubio fra l’arte contemporanea e lo stile delle case, appartenente ad altri tempi, lo rende un’interessantissima mostra a cielo aperto, capace di stupire gli occhi di chi guarda. Esploreremo insieme questi luoghi affascinanti e pieni di vita, concentrandoci sulle più recenti opere realizzate nel Borgo.

ESPEJISMOS (Miraggi)

mostra personale dell’artista Olga Zuno. Dal 18 maggio al 8 giugno 2024

Vernissage 18 maggio dalle 18.30 alle 21.00, presso Spazio Garino, via Rocciamelone 1/i Torino, e anche presso la Galleria del MAU, Via Rocciamelone 7/c.   A cura di  Alberto Garino e Silvia Carbotti. Degustazione vini a cura di Stuzzivino L’iniziativa fa parte del progetto progetto Fucina Campidoglio

Con Espejismos (Miraggi)Olga Zuno traccia una mappa vivida e intensa della sua produzione artistica. L’artista cattura con potenza e al contempo riverenza la bellezza del mondo e dell’umano che lo popola. Ogni pennellata, ogni sfumatura è un invito a immergersi sempre più profondamente in un luogo fatto di sguardi e di corpi attraverso la magia dei colori. La sua fonte d’ispirazione affonda le radici in personaggi e momenti che si stagliano nella memoria, per diventare poi narrazioni visive, creando un tessuto vibrante di esperienze che parlano direttamente all’anima.

Nata a Guadalajara, in Messico, l’artista è da subito emersa con un’affascinante proposta artistica che mescola con abilità forma e colore, catturando l’interesse del pubblico fin dai primi tratti.

MAU | Spazio Garino | 18 maggio – 8 giugno 2024

Petit e People Lines

PETIT

Mostra collettiva degli allievi della Scuola Primaria Galimberti e Radice dell’Istituto Comprensivo Saba di Torino.

A cura di Martina Di Trapani

Servono davvero le parole per comunicare?

Attraverso l’arte possiamo comunicare le nostre emozioni, i nostri pensieri, le nostre visioni del mondo e della realtà. L’arte è una forma espressiva che va oltre le parole, trasmettendo messaggi profondi e universali. Un linguaggio in grado di superare le barriere linguistiche e culturali, creando un ponte tra le persone stimolando la

loro curiosità, la loro empatia e la loro apertura mentale.

Fin dalla più tenera età, l’educazione artistica assume un’importanza fondamentale: benefici per lo sviluppo emotivo, sociale, il potenziamento delle capacità creative, critiche e comunicative che risultano essenziali per il confrontarsi con il mondo contemporaneo.

Questa mostra racconta un viaggio, narra di immagini, forme, colori, di incontri e storie, di suoni e movimenti per rappresentare concetti astratti o concreti.

Un legame unico che i bambini sono riusciti a stringere come canale per manifestare il loro stato d’animo e le loro motivazioni. Libertà, interpretazione, creatività sono le parole chiave.

La mostra Petit presenta lavori unici di questi giovani artisti, il loro coraggio alla ricerca di se stessi, la loro semplicità e dolcezza. Tra arte classica, moderna e contemporanea hanno percorso un viaggio pieno di curiosità e punti di vista, fatto di pianeti e personaggi bizzarri, stupiti dalla meraviglia e dalla stranezza dei “grandi’

Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi di essi se ne ricordano.

L’arte è un dono prezioso, una fonte inesauribile di bellezza, di emozione e conoscenza, testimonianza della nostra umanità e diversità; Petit parla con il cuore e alla mente di tutti noi!

Durante il vernissage della mostra, l’artista Francesca Casale realizzerà una performance interattiva e olfattiva insieme ai bambini.

Con il Patrocinio del Comune di Torino e della Circoscrizione 5

PETIT

Inaugurazione mercoledi 8 maggio dalle ore 17.30 alle 19.30

Visitabile fino al 15 maggio 2024

MAU – Galleria del Museo d’Arte Urbana, via Rocciamelone 7, Torino

Allestimento: Giulia Fanelli

Performance: Francesca Casale

People Lines

L’arte può essere colta attraverso il naso? L’artista può esprimersi con l’odore? People lines è un progetto di street art olfattiva ideato, curato e performato da Francesca Casale che ha come scopo quello di realizzare dei murales a partire dall’interazione che gli individui hanno con l’ambiente urbano, passaggio che lascia una traccia odorosa sulle pareti delle città. Il materiale utilizzato per creare queste opere è un particolare gel olfattivo e colorato che, nel tempo, si disidrata e scompare, rendendo l’intervento artistico fuori dal comune ma anche a basso impatto e sostenibile.

Mercoledi 8 maggio ore 17.30 – Galleria del MAU + Spazio Garino | via Rocciamelone 1 e 7 – Torino

Presentazione del libro “I motori della Rivoluzione

Durante il finissage sabato 4 maggio 2024 dalle 18.30 alle 21.00 della mostra “Legni, grafite, insolite mappe 2024” di Enzo Bersezio, presso la Galleria del Museo d’Arte Urbana, via Rocciamelone 7/ c Torino, avverrà la presentazione del libro “I motori della Rivoluzione” di Elena Forno. Con un’illustrazione di GEC e note storiche dell’autrice.

Editore Buendia Books: saranno presenti l’autrice, GEC, Francesca Mogavero per Buendia Books, a colloquio con Gabriele Farina. Inoltre l’attrice Clarissa Allia e il musicista Damir Nefat. Con il Patrocinio del Comune di Torino. L’iniziativa fa parte del progetto Fucina Campidoglio. All’interno degli eventi del Salone Internazionale del Libro Off

Aspettando Radio Londra – spettacolo concerto

Uno spettacolo che intende ripercorrere gli anni della guerra e della Resistenza attraverso letture e musiche, ricordando che il famoso annuncio di Radio Londra per la città di Torino avvenne nella notte tra il 26 e il 27 aprile del ‘45.
La censura e i divieti non impediscono agli italiani di esprimere il desiderio di far finire la guerra, di costruire una nuova società e di divertirsi.
Così, tra struggenti canti di lotta e canzoni allegre, si tenta di vivere, di divertirsi e si spera. La guerra ha portato molto dolore ma, con l’arrivo delle truppe Alleate e la successiva Liberazione, ha fatto conoscere ed apprezzare lo swing, motore incessante di vitale dinamismo e di voglia di ripartire con un’esistenza dignitosa, degna, normale, la volontà di un Paese in cui finalmente è tornata la pace.
Questo spettacolo è un omaggio a Betti Zambruno (1954-2022) e a Raimondo Voglino. La Zambruno è stata cantante e insegnante; si è occupata di ricerca nell’ambito della cultura popolare; ha cantato e realizzato dischi con diverse formazioni. Ha collaborato a lungo con Assemblea Teatro. È curatrice del libro “Una vita nella Storia” di Raimondo Voglino (1924-2023), autobiografia di una vita di impegno nella Resistenza.

Mario Renosio – letture
Piercarlo Cardinali – chitarra e voce
Gianpiero Malfatto – basso, trombone e flauto
e con la partecipazione di Cristiana Voglino – letture e voce

Mario Renosio Ricercatore di storia contemporanea già direttore scientifico dell’Israt, è qui lettore dei testi della Zambruno.
Piercarlo Cardinali suona chitarra e cornamuse; fa parte dello storico gruppo di musica tradizionale “I Musetta” e dell’ensemble di musica antica “La Ghironda” di Asti.
Gianpiero Malfatto è musicista con ricco curriculum: diplomi, collaborazioni prestigiose, ampia discografia.
Cristiana Voglino è attrice, danzatrice, cantante, musicista… e editrice. Conduce corsi e seminari di didattica teatrale e musicale in Italia e all’estero. Dal 1989 lavora come attrice e cantante professionista presso la Compagnia Assemblea Teatro ed è direttore artistico e responsabile formativo di Antescena

Incontri al MAU a cura del Moica Piemonte aps: Faccio Musica

Nell’ ambito della Giornata Mondiale del Libro, per Torino che Legge 2024, martedì 23 aprile alle ore 15,30 si terrà alla Galleria del MAU, in Via Rocciamelone 7, Torino l’incontro con Tommaso Bosso, nipote di Ezio e curatore della sua eredità artistica, con il libro “EZIO BOSSO-Faccio Musica” di Alessia Capelletti “scritti e pensieri sparsi” del grande compositore, pianista, contrabbassista e direttore d’orchestra italiano. Coordina l’ incontro la presidente del Moica Piemonte Lucia Rapisarda.
Col Patrocinio del Comune di Torino. L’iniziativa fa parte del progetto Fucina Campidoglio

Storie di resistenza e coraggio al MAU

CulturalWay e il Museo di Arte Urbana, in collaborazione con l’attrice e counselor Chiara Porcu, in concomitanza con le celebrazioni per il 25 Aprile, propongono una visita guidata teatralizzata gratuita e accessibile: Chiara Porcu porterà uno sguardo sistemico, leggendo storie di resistenza e coraggio, per attraversare insieme la settimana della liberazione. Ritrovo davanti alla Chiesa di Sant’Alfonso, via Netro 3 Torino, sabato 20 aprile 2024 alle h.15.30 – durata 1h’45 circa. Costo del tour: gratuito. Per info e prenotazioni: 3393885984 – info@culturalway.it.
E’ previsto l’interpretariato LIS
Con il Patrocinio del Comune di Torino. L’iniziativa fa parte del progetto Everydaylife Fest in collaborazione con Fucina Campidoglio

LEGNI GRAFITE INSOLITE MAPPE 2024

sabato 13 aprile – sabato 4 maggio 2024

Mostra personale dell’artista Enzo Bersezio.

Vernissage sabato 13 aprile dalle 18.30 alle 21.00, presso la Galleria del Museo d’Arte Urbana e Spazio Garino , via Rocciamelone 7 c e 1/i, Torino.  

A cura di Edoardo Di Mauro. 

Allestimento Alberto Garino.

 Curatrice Galleria del MAU Giulia Fanelli

Degustazione vini a cura di Stuzzivino piazza Risorgimento 2/c

Finissage sabato 4 maggio 2024 dalle 18.30 alle 21.00, presso la Galleria del Museo d’Arte Urbana, via Rocciamelone 7/ c Torino: presentazione del libro “I motori della Rivoluzione” di Elena Forno. Con un’illustrazione di GEC e note storiche dell’autrice. Editore Buendia Books: saranno presenti l’autrice, GEC, Francesca Mogavero per Buendia Books, a colloquio con Gabriele Farina. Inoltre l’attrice Clarissa Allia e il musicista Damir Nefat.

Con il Patrocinio del Comune di Torino. L’iniziativa fa parte del progetto Fucina Campidoglio
Enti sostenitori: Regione Piemonte, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Camera di Commercio di Torino, MIC Ministero della Cultura, Comune di Rivalta, Circoscrizioni 2, 5, 6, 7 Comune di Torino. Enti patrocinanti : Città di Torino, Accademia Albertina di Belle Arti . Sponsor tecnici : OIKOS La Pittura Ecologica, Fiammengo Federico srl, Tipografia Sosso Grugliasco. Partner: Officine Brand www.officinebrand.it, Garino Arreda, Galleria Campidoglio www.galleriacampidoglio.it .

Enzo Bersezio è un artista che compie la sua maturazione nella fervida Torino del periodo che va dalla seconda metà degli anni Sessanta alla metà dei Settanta, che la vedono prevalere su Milano e Roma nella leadership dell’arte contemporanea.

Gallerie come Notizie, aperta dal critico – mercante Luciano Pistoi, L’Immagine, La Galatea, La Bussola, Il Punto di Remo Pastori e poi lo spazio di Gian Enzo Sperone e quello di Christian Stein sono autentiche pietre miliari di un’Italia che, messasi alle spalle l’autarchia prebellica, volge il suo sguardo verso le correnti internazionali più avanzate. La Galleria d’Arte Moderna dagli anni ’60 fino alla sua chiusura per lavori di adeguamento nel 1981, riaprirà solo nel 1993, è il principale museo pubblico italiano di arte moderna e contemporanea, ed affianca le preziose ed ampie collezioni dell’800 e primo ‘900 all’organizzazione di rassegne temporanee legate alla contemporaneità di respiro internazionale.

Bersezio in quegli anni collabora ed espone in importanti gallerie emergenti che proseguiranno il loro lavoro anche negli anni a venire, come quelle di Franz Paludetto, Omar Ronda e Paolo Tonin ,e frequenta gli artisti che daranno vita all’Arte Povera e ad aree limitrofe di ricerca come Gilberto Zorio e Marco Gastini.

Tuttavia il suo lavoro, pur godendo di unanime considerazione, non viene inserito all’interno della selezione operata da Germano Celant e da altri critici dell’epoca,  per lo spirito indipendente dell’artista, e per uno stile che, pur partecipe al clima della ricerca di quegli anni, mantiene una irriducibile carica di autonomia che lo rende difficilmente inquadrabile, in dialogo tra l’ elaborazione di una poetica scultorea minimale ed imbevuta del richiamo alle forme archetipe della simbologia primitiva, e l’attenzione al segno ed alla scrittura.

Un lavoro in grado di mantenere sempre la sua attualità senza decadere nella replica di maniera, come spesso è avvenuto per artisti affermatisi in quegli anni.   

Enzo Bersezio, pur mantenendo ferme ed evidenti le sue radici calate nella scena post concettuale dei primi anni ’70, sin dalla fine del decennio successivo ed ancora ad oggi, alle soglie di una meritata storicizzazione, ha condotto in maniera del tutto naturale la sua ricerca su sentieri affini a quelli percorsi dalle più giovani generazioni, esponendo frequentemente con loro ed allestendo personali nelle gallerie dedite a quel tipo di indagine, come, tra le altre, Guido Carbone , VSV e Fusion Art Gallery a Torino, Neon a Bologna.

All’alba degli anni ’70 Bersezio è impegnato in un lavoro in cui l’inevitabile impegno concettuale si estende alla dimensione antropologica ed alla ricerca sul segno e la scrittura, in una scena torinese dove sono attive personalità quali Griffa, Gastini e De Alexandris.

Negli anni ’80 lo stile dell’artista si indirizza decisamente sul versante della scultura, dapprima ancora parzialmente narrativa ed ancestrale, quanto a simboli e riferimenti, poi virante fino ad oggi, con poche significative variazioni formali, in direzione di un neo-minimalismo pregno di artigianalità ed uso quasi devozionale dei materiali, primo tra tutti il legno, sapientemente lavorato e presentato nella sua nudità primaria o, in alcuni casi, innervato di colore, con talvolta l’aggiunta del vetro.

Si tratta di opere che non rinnegano la vena concettuale delle origini e l’evocazione dell’immaginario naturale, l’acqua ed il mare, in primo luogo, ma sanno altresì dirigersi verso territori di stringente contemporaneità, sfidando a viso aperto l’universo estetico delle arti applicate, con uno stile originale che già quasi quarant’anni fa, quando conobbi l’artista ed iniziò una collaborazione mai interrotta, definii “architettura dell’immagine”.

In questa personale allestita presso la Galleria del Museo d’Arte Urbana e Spazio Garino, dal titolo “Legni, Grafite, Insolite Mappe 2024”, Enzo Bersezio attua un ennesimo aggiornamento al presente della sua produzione che, partendo da basi arcaiche, quindi premoderne, riesce agevolmente ad esprimersi nella dimensione della post-modernità, la cui cifra stilistica generale è aniconica.

In mostra Bersezio presenta opere, suddivise nelle due gallerie, che testimoniano della sua ricerca sui numeri primi, importanti per la possibilità di costruire con essi, attraverso la moltiplicazione, tutti gli altri numeri interi, ed evocanti quell’idea di infinito connaturata alla sua poetica, una serie di sculture in legno che testimoniano la volontà di approdare ad un equilibrio tra oggetto, spazio ed ambiente, tramite un assoluto rigore formale, e delle mappe “insolite”, le quali da un lato riconducono ai lavori che, fin dagli esordi, adoperano la carta e la scrittura come riferimento a modalità arcaiche della comunicazione e, nello specifico della mostra, fungono anche da topografie  che richiamano alla collocazione spaziale delle opere disseminate presso il Museo d’Arte Urbana di Borgo Campidoglio, di cui la galleria è la sede, ed in cui Enzo Bersezio è autore di una delle opere murali più rappresentative.

Edoardo Di Mauro, marzo 2024.

Enzo Bersezio è nato a Lesegno (Cn) nel 1943. Dopo gli studi liceali a Cuneo si diploma in scultura con Sandro Cherchi all’Accademia Albertina di Belle Arti, città che da quel momento diventa luogo d’arte di vita e di lavoro. Per molti anni è stato docente presso il Liceo Artistico “Cottini” ed il Liceo Artistico “Bianchi” di Cuneo.

SOGLIE finissage


Mostra personale dell’artista Andrea Chidichimo

Finissage sabato 6 aprile 2024 dalle 18.30 alle 21.00, presso la Galleria del Museo d’Arte Urbana, via Rocciamelone 7/ c Torino e Spazio Garino arreda, Via Rocciamelone 1/i. Degustazione vini a cura di Stuzzivino

Sarà opite il musicista Antonio Napoletano n arte AntonDRB

Music producer e mastering engineer del Collettivo Sinapsi, il 6 aprile, per il finissage della mostra “SOGLIE” dell’artista Andrea Chidichimo, esposta alla galleria del MAU di Torino, porterà un esclusivo Live Set elettronico a cavallo tra musica sperimentale, glitch e melodic techno con sfaccettature tribali.

L’evento promette di essere un’esperienza coinvolgente, in cui la musica elettronica si fonderà con l’arte visiva in un connubio straordinario.

Il Live Set proposto da Antonio Napoletano, in arte AntonDRB sarà un viaggio sensoriale attraverso suoni innovativi e suggestivi, che sapranno catturare l’attenzione e l’immaginazione del pubblico presente. Con influenze che spaziano dalla sperimentazione alla melodic techno, passando per il glitch e le sonorità tribali, la performance si preannuncia come un’opportunità unica per lasciarsi trasportare in un universo sonoro avvincente e avanguardista.

Incontri al MAU a cura del Moica Piemonte aps

Giovedì 28 marzo alle ore 15,30 al MAU, in via Rocciamelone 7, si terrà l’ incontro con Patrizia Monzeglio, che presenta il suo romanzo “ La ragione del silenzio”, dove “Ogni silenzio ha le sue ragioni. C’è quello utile a ritrovare se stessi e quello che serve a coprire le ombre della vita.” Attraverso le vicende dei 3 personaggi, Letizia, Giovanni e Michele, tra Casale e Torino si svilupperà una vicenda che ci porterà a riflettere su alcuni temi fondamentali, dalla giustizia, alla libertà alla democrazia. Coordina l’ incontro organizzato per il Moica Piemonte la presidente Lucia Rapisarda